
Che il binomio tra povertà e carenza di assistenza sanitaria metta rischio la salute è confermato da numerosi studi e indagini. Le disuguaglianze nell’accesso alle cure avevano dimostrato aver causato 260mila morti in più per cancro in uno studio apparso a maggio su Lancet. L’indagine condotta da ricercatori di Harvard, dell’Imperial College e del King’s College di Londra e di Oxford su dati relativi a oltre 70 paesi e nell’arco di oltre 20 anni, ha mostrato che un incremento dell’1% di disoccupazione corrisponde un aumento di decessi per cancro pari a 0,37 ogni 100 mila persone.
A conferma del ‘circolo vizioso’ contro cui il Pontefice mette in guardia è stato anche uno studio presentato pochi giorni fa proprio al congresso Esc. Incrociando il reddito con i dati clinici relativi a 30mila persone che avevano avuto un infarto, è emerso che l’incidenza di un secondo evento cardiaco nelle persone più povere è di 25,9 ogni mille persone, mentre in quelle più ricche scende a 14,3.
